W.I.P. Intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico lungo il canale Patri in agro di Brindisi
Gli interventi di cui al presente progetto sono ubicati in comune di Brindisi, lungo il canale Patri, nel
tratto compreso fra la vasca di laminazione del 1° lotto e lo sbocco a mare, per uno sviluppo lineare
di circa 3.350 m,
Lungo tutto il suo sviluppo, il canale è costeggiato dalla Strada Comunale n. 84 per Patri. Detta
strada ha un’ampiezza variabile ed in alcuni punti è di poco superiore ai 3,5 m; essa è utilizzata dal
Consorzio di Bonifica dell’Arneo per le normali attività di gestione e manutenzione del Canale.
Dall’inizio di monte dell’intervento, fino circa alla sez. 14, il canale Patri attraversa terreni coltivati,
mentre, proseguendo verso valle, inizia il tratto in attraversamento dell’abitato di Brindisi.
A partire dalla sez. P5, per uno sviluppo di circa 600 m, il Patri risulta interessato da una ventina di
manufatti di attraversamento del corso d’acqua, finalizzati ad assicurare l’accesso alle proprietà poste
in sponda destra. In alcuni tratti si assiste al restringimento del canale, conseguente alla creazione
di una banchina in sponda destra, costruita all’interno dell’alveo naturale, in cui sono a volte presenti
aiuole, alberature e pali di linee telefoniche e/o elettriche. Molto spesso a filo del ciglio di sponda, o
della banchina di cui sopra, sono presenti recinzioni in muratura.
A valle del viadotto di via Martiri delle Fosse Ardeatine e fino al ponte di via Lecce (P27), la sponda
destra è caratterizzata dalla presenza di aree incolte o a canneti; subito a valle della linea ferroviaria
Brindisi-Lecce (sez. 37) è presente, sempre in sponda destra, un piccolo bacino di spandimento di
proprietà comunale, di superficie pari a circa 4.500 metri quadrati (volume utile di circa 10.000 metri
cubi).
Il tronco terminale del canale Patri risulta intercluso fra il muro di cinta del parcheggio a servizio del
porto di Brindisi, in sponda sinistra, e quello di delimitazione della Questura e della Marina Militare
in sponda destra.
Il canale, per la maggior parte del tracciato, è caratterizzato da una sezione trasversale di forma
prossima alla trapezia, con fondo rivestito in calcestruzzo e savanella centrale; le sponde risultano
rivestite in calcestruzzo nella porzione inferiore, per una altezza variabile fra 50 e 70 cm, e in terra
nella porzione superiore; in alcuni tratti il rivestimento in calcestruzzo arriva fino al ciglio di sponda.
Fra le sez. 42 e la sez. 45 le sponde sono costituite da quelle che erano le pareti laterali della
precedente tombinatura del Patri.
La larghezza in sommità varia fra i 5 e i 9 metri.
Lungo il tracciato del canale sono presenti attraversamenti di tubazioni, spesso in prossimità dei
ponti o con sifoni rovesci. In corrispondenza di alcune delle banchine in alveo sopra richiamate
risultano installati dei pali di linee aeree telefoniche e/o elettriche; nel tratto a valle di via Lecce,
infine, lungo la sponda destra, a valle degli edifici della questura, si segnalano dei pali di pubblica
illuminazione.
Dati tecnici
A partire da 35 metri a monte della sezione 11 fino alla sezione 47, prossima allo sbocco a mare, per uno sviluppo di canale di circa 1.860 metri, gli interventi prevedono la realizzazione del nuovo scatolare aperto, con abbassamento del fondo alveo.
Sulla platea di fondo dello scatolare aperto verranno realizzate delle forature in modo da assicurare la libera circolazione della falda e da evitare le sottopressioni idriche sul manufatto. Si procederà poi alla realizzazione delle scarpate di raccordo fra la sommità delle pareti dello scatolare aperto e il piano campagna, configurate secondo una pendenza massima pari a 1 verticale su 1 orizzontale, come quella che caratterizza le sponde esistenti. Il ciglio di sponda sinistra verrà mantenuto inalterato, in quanto corrispondente al bordo della strada comunale per Patri, mentre, come anticipato in precedenza, il ciglio del canale in destra risulterà spesso spostato rispetto al filo attuale. I lavori prevedono la demolizione delle porzioni di alveo oggi rivestite in calcestruzzo, delle banchine costruite nel tempo all’interno dell’alveo e delle recinzioni private in muratura interferenti con la risagomatura del canale; faranno seguito gli scavi per consentire la successiva posa dello scatolare aperto sulla livelletta di progetto. Si procederà poi con i rinterri e con la riprofilatura delle sponde, lungo le quali verrà stesa una georete tridimensionale armata con rete metallica a maglie esagonali; l’ultima operazione riguarderà l’inerbimento forzato con idrosemina delle scarpate. La funzione della georete sarà duplice: da un lato favorirà l’attecchimento del seme e, quindi, l’inerbimento della sponda, e, dall’altro, permetterà di consolidare la scarpata in progetto ed evitarne il cedimento dovuto soprattutto ai carichi stradali.
Si è previsto il rifacimento dei manufatti di attraversamento esistenti. Il piano di calpestio dei nuovi manufatti sarà sempre posizionato all’incirca alla quota degli attraversamenti esistenti. Gli scatolari si completeranno con i parapetti laterali, realizzati in c.a..
Terminati gli interventi di risagomatura dell’alveo, si procederà con la sostituzione del guard-rail esistente (che verrà inevitabilmente danneggiato durante i lavori).
Si è poi prevista la realizzazione di una pista di servizio sterrata, finalizzata a consentire il collegamento fra via Lecce e il bacino di spandimento comunale: la nuova pista, posizionata in sponda destra, avrà una larghezza pari a 3.50 m, uno sviluppo complessivo di circa 160 metri e sarà costituita da uno strato in misto granulare stabilizzato di spessore pari a 30 cm.